CONOSCERE L'AZIENDA PER PIANIFICARE LA STRATEGIA
Il governo strategico d’impresa si fonda su una molteplicità di fattori che devono essere presi in considerazione nella loro unicità, totalità, scomponibilità ed interattività con l’ambiente esterno in cui operano, mutano e si sviluppano.
In un contesto sempre più globalizzato, rapido e complesso, il governo strategico di impresa ha l’obbligo di far collimare in unica sede l’innovazione – produttiva, digitale, organizzativa – e lo sviluppo concettuale dell’intera struttura aziendale – prodotti, mercati, marketing; il tutto nella logica di economicità e gestione attiva dei flussi finanziari. Una sfida complessa, articolata e, soprattutto, multifunzionale.
La formulazione di una strategia è per sua definizione un processo aziendale, appartenente ad un’intera organizzazione, che ha come punto di arrivo la condivisione, la definizione e la rappresentazione grafica e descrittiva delle linee guida operative che segnano la strada per la continuità e per lo sviluppo aziendale.
Il processo strategico prende inizio attraverso l'analisi consuntiva e predittiva dei dati disponibili, e si conclude con la strutturazione di una tabella di marcia, la cosidetta road map, verso il processo operativo ed evolutivo.
Il processo strategico innovativo non può essere statico ma deve essere tassativamente dinamico e fondato su scenari plausibili nel tempo: non può distaccarsi dall’evoluzione dei contesti in cui opera l’azienda, deve conoscere ed interpretare il mondo esterno; non può prescindere dall’uso delle tecnologie, le deve far diventare parte integrante del sistema decisionale; non può far a meno delle informazioni derivanti dall’elaborazione e riclassificazione dei dati presenti in azienda, siano essi storici e/o prospettici, deve effettuare analisi predittive in continuità e in evoluzione; non può non conoscere l’evoluzione e le tendenze del mercato e del contesto socio economico in cui l’azienda opera, ha l’obbligo di reperire, gestire ed interpretare i macro dati esterni a disposizione dell’impresa, mediante l’utilizzo dei sistemi digitali.
Il processo strategico anzidetto è molto importante e non è banale, e si articola in complesse attività non delegabili e associabili ad unico soggetto, ma appartenenti all’intera organizzazione, ad una molteplicità di funzioni aziendali, a uomini e donne che fanno parte del sistema impresa che, per essere utili al processo decisionale, devono collaborare ed interagire tra di loro e non prescindere dall’uso efficace ed integrato della tecnologia.
Formulare una strategia è un processo che ogni azienda deve intraprendere; ci sono momenti storici dell’azienda che il management può scegliere di farlo e ce ne sono altri nei quali si obbligati a farlo. Ci sono percorsi che si fanno per piacere ed altri per dovere. Formulare una strategia è come intraprendere un percorso che porta alla definizione di obiettivi e segna la strada maestra per il raggiungimento degli stessi.
Definire una strategia è un’attività tanto complessa quanto necessaria per la piccola e media impresa, che non può prescindere dal proiettarsi nel futuro, ipotizzare scenari e definire una razionale e logica modalità di distribuzione delle risorse tecniche, umane e operative di cui essa dispone.
Se, in passato, nelle imprese rappresentanti la maggioranza delle attività produttive del contesto socio economico italiano - le cosidette piccole e medie imprese a gestione familiare - le decisioni erano solo in capo a poche persone (in alcuni caso ad una sola) con l’ausilio di poche informazioni, non ben definite e non organizzate, oggi tale scenario non è più plausibile. L’imprenditore – o la famiglia proprietaria – non può e non deve essere l’unico interlocutore per la formulazione della strategia; è sì colui al quale è demandata la funzione decisionale e la definizione della mission aziendale, ma per essere efficace nel suo impegnativo lavoro deve essere affiancato da un team di operatori aziendali capaci di portare dati, informazioni e scenari di riferimento.
Non molte sono le aziende che hanno al suo interno una funzione dedicata alla trasformazione del dato in informazione; alla definizione di scenari plausibili; alla riorganizzazione delle miriadi di informazioni presenti in azienda; alla presentazione di report aggiornati e utili alla formulazione della strategia. Le cause ostative a tutto ciò possono essere molte, tra le quali, assume rilevanza, il costo per l’introduzione in azienda di funzione dedicata alla reportistica. Questo però non deve essere un limite poiché, con l’uso della tecnologia si possono introdurre sistemi evoluti di reportistica con l’ausilio di competenze esterne dedicati alla strutturazione e definizione di un sistema organizzato e strutturato di reportistica predittiva e consuntiva del dato, di cui l’azienda può e potrà disporre nel tempo.
La funzione “Controllo di Gestione” – sia essa esternalizzata o interna all’azienda – assume sempre più importanza nella formulazione della strategia e nel processo aziendale finalizzato a definire obiettivi e tracciare le modalità operative per raggiungerli.
La necessità di far coincidere nel tempo strategia e informazione assume sempre maggiore rilevanza e impatta in maniera determinante sulle probabilità di successo e raggiungimento di performance aziendali in linea con le aspettative, in linea con la strategia e in linea con i presupposti necessari per la continuità e lo sviluppo del sistema impresa.
Concludendo, la formulazione della strategia aziendale – quale funzione trasversale a tutta l’organizzazione – deve essere sentita, percepita e acquisita da molteplici figure aziendali, siano esse di carattere amministrativo, commerciale, operativo o di gestione; ogni comparto, funzione, soggetto ha l’obbligo di creare e fornire informazioni che, con l’uso della tecnologia, possono essere riorganizzate, ordinate e rese fruibili al processo di definizione e formulazione della strategia.
Una risorsa importante della piccola e media impresa sono i dati di cui essa dispone, creati nel tempo e proiettabili nel futuro. Purtroppo, però, non sempre a tale risorsa è data la rilevanza che le spetta, poiché tanti dati non organizzati sono in grado di dare pochissime informazioni; se però sono strutturati, gestiti, ordinati, organizzati, possono essere fruibili al momento giusto e divenire elementi basici per la valutazione prospettica e la formulazione razionale di una strategia plausibile e gestibile nel tempo.
Conoscere l’azienda per pianificare la strategia: la decisione strategica è imprescindibile dalla conoscenza, la conoscenza è imprescindibile dall’informazione, l’informazione è imprescindibile dalla pianificazione, la pianificazione è imprescindibile dalla consuntivazione, la consuntivazione è imprescindibile dal controllo di gestione e dall’uso della tecnologia a supporto dei sistemi di reportistica.
Pianificazione strategica
Road map della strategia